ABSTRACT
Affezioni neoplastiche del volto e possibili soluzioni chirurgicheV. Schirripa
ASP N. 5 - Reggio Calabria, P.O. Locri - U.O.C. Dermatologia
I carcinomi basocellulari (BCC) e spinocellulari (SCC) rappresentano le neoplasie più comuni della cute, si localizzano più frequentemente al volto e la loro incidenza è in continuo aumento. Generalmente prediligono fenotipi I e II, più frequentemente di sesso maschile e con anamnesi prolungata di esposizione solare. L’esposizione intermittente e concentrata in età infantile è chiamata in causa nei BCC, l’esposizione solare cumulativa, invece, è messa in relazione con la comparsa dei SCC. Anche l’immunosoppressione ha un ruolo nello sviluppo di tali neoplasie, l’incidenza è più alta nei soggetti trapiantati o nei soggetti affetti da HIV. Fattori di rischio individuali sono considerati l’età avanzata, il sesso maschile, il colore dei capelli rosso-biondi, gli occhi azzurri o verdi, una pelle chiara che si abbronza poco e facilmente si ustiona, la presenza di lentiggini. Clinicamente si possono manifestare sotto vari aspetti; le forme cliniche del carcinoma basocellulare sono essenzialmente la forma nodulare, la superficiale, la sclerodermiforme, la pigmentata e la ulcerativa, mentre il carcinoma spinocellulare, che colpisce anche le mucose, in particolare il labbro inferiore, si estrinseca più frequentemente con una forma nodulare-ulcerativa. Il trattamento elettivo è l’asportazione chirurgica e molte sono le tecniche chirurgiche descritte ed impiegate per riparare le perdite di sostanza derivanti dall’asportazione di tali neoplasie. Il dermochirurgo può utilizzare di volta in volta (quando non è possibile utilizzare la sutura diretta) in rapporto a diversi fattori, riguardanti sia la lesione che l’ospite, lembi di vicinanza o innesti liberi. I lembi di vicinanza come i lembi di avanzamento, di rotazione, di trasposizione, o i lembi a peduncolo dermoipodermico consentono di utilizzare la cute limitrofa al difetto da riparare e quindi con le stesse caratteristiche strutturali per un buon risultato estetico. Anche gli innesti liberi a tutto spessore, per evitare fenomeni di retrazione cutanea, possono essere utilizzati con risultati soddisfacenti non solo dal punto di vista della radicalità oncologica, ma anche da quello estetico e funzionale. Viene presentata l’utilizzazione di tali metodiche, in rapporto a diverse sedi anatomiche.
Schirripa V. 1