XI CONGRESSO NAZIONALE ADMG
  XI CONGRESSO NAZIONALE ADMG Un ponte per la dermatologia
 
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ABSTRACT
Esame baropodometrico ed aspetti ortopedici delle ulcere vascolari e del piede diabetico
V. Benincasa
Specialista in Ortopedia e Traumatologia

La Baropodometria consiste in un tipo di analisi che misura l'andamento della forza peso, cioè le pressioni plantari, rispetto alle varie parti del piede. Vengono misurate infatti le reazioni a terra in stazione eretta e in deambulazione. Il baropodometro è una macchina composta da una pedana a cui sono applicati dei sensori collegati ad un sistema computerizzato.
In fase statica si individuano i carichi durante la fase di riposo. In fase dinamica si interpretano i carichi rispetto alle condizioni di cammino. Ovviamente durante un esame non possono essere registrati tutti gli elementi che compongono la deambulazione, ma vengono raccolte informazioni essenziali sui sovraccarichi e gli ipocarichi con ovvie ricadute positive sulla scelta delle correzioni.
Una delle applicazioni più convincenti riguarda il trattamento del piede diabetico.
La vasculopatia periferica è stata ritenuta unico responsabile della problematica degli arti inferiori nel diabetico: oggi invece si ritiene che il danno sia prevalentemente legato al microtrauma non avvertito dal paziente. La polineuropatia simmetrica distale dovuta al diabete determina infatti una perdita della sensibilità protettiva, con conseguenze biomeccaniche oggi interpretabili e in buona parte correggibili.
La maggior parte dei danni cutanei si verificano in sede plantare, proprio nelle zone di massima pressione, ed è costante la differenza di pressione tra un piede normale ed un piede diabetico.
La maggior parte dei danni si verifica durante il cammino e sono causati dalle forze generate dal passo. Quindi uno studio esterno del meccanismo del passo fa capire la dinamica interna, indispensabile per inventare una correzione.
Il sistema della misurazione della pressione plantare ci consente di misurare le zone di iperpressione:
•in fase statica = paziente fermo in atteggiamento indifferente
•in fase di rotolamento del passo = paziente durante una normale deambulazione, sia a piedi nudi, che con le calzature.
La pedana baropodometrica legge sia a piede nudo che con calzatura, semplice o ortesizzata.
Questo è indispensabile per la comprensione dei danni ulcerosi al piede diabetico, che compaiono proprio in corrispondenza delle zone di maggior pressione durante il carico in calzatura.
Quale è la soglia di ulcerazione?
Secondo i dati forniti da esami baropodometrici realizzati su vasta popolazione con zona di rischio alluce e teste metatarsali:
500 kPa: soglia minima
500-1000 kPa: danno probabile
>1000 kPa: danno certo
L’ ulcerazione dipende comunque oltre che dalla pressione plantare anche da:
-Stato cutaneo dovuto alle condizioni vascolari, alla perfusione tissutale, al grado di glicosilazione dei tessuti e alla presenza di eventuali cicatrici
-Sfregamento: prodotto tempo x pressione, che è più indicativo della semplice pressione plantare.
Le conseguenze metaboliche del diabete influenzano la struttura e la funzione dei tessuti molli plantari. La glicosilazione non enzimatica di molte proteine differisce nel diabetico derivandone una cheratina meno elastica e quindi meno ammortizzante. La variazione incide sulla risposta delle articolazioni, con particolare riduzione della mobilità della sottoastragalica. In particolare il sommarsi delle forze perpendicolari a quelle tangenziali durante il cammino, con l’associazione dei costituenti del rotolamento del passo costituiscono l’essenza del danno: esso si determina sia per il danno meccanico dei capillari, sia per il tempo di compressione vasale con ischemia tissutale, sia per l’insieme di tali fattori.
L’esame baropodometrico aiuta a capire come modificare i carichi per evitare il peggioramento delle aree critiche, sfruttando, quando possibile superfici di carico più resistenti, attraverso la realizzazione di plantari personalizzati.


 
Benincasa V.

 
ABSTRACT Agnusdei C. P. 1 Agnusdei C. P. 2 Aguglia U. Alessandrini G. 1 Alessandrini G. 2 Altobella A. Amantea A. 1 Amantea A. 2 Amato S. 1 Amato S. 2 Amer M. Arcidiaco M.C. Argentieri R. Aste N. Astorino S. 1 Astorino S. 2 Astorino S. 3 Baccellieri P. Barba A. Barbera N. Bardazzi F. Battarra V. C. Belloni Fortina A. Bellosta M. 1 Bellosta M. 2 Benincasa V. Bini F. Bleidl D. 1 Bleidl D. 2 Bojanic P. 1 Bojanic P. 2 Bono R. Burroni A. G. Calzavara-Pinton P.G. 1 Calzavara-Pinton P.G. 2 Cannarozzo G. Cannata G. E. Cappugi P. Carrieri G. 1 Carrieri G. 2 Cascio F. Cassano N. Castiglioni M. Castriota M. Cervadoro E. Chiricozzi A. Cirfera V. 1 Cirfera V. 2 Cravotta A. Cristaudo A. Curatolo S. D'Amico D. 1 D'Amico D. 2 d'Ovidio R. 1 d'Ovidio R. 2 D'Ovidio R., Gianfaldoni R., Guazzelli M., Nannipieri A. De Giacomo P. De Salvo V. De Simone C. Di Carlo A. Di Landro A. Di Mauro M. A. Digiuseppe M.D. Donofrio P. Fai D. 1 Fai D. 2 Falcomatà V. Fassino M. Ferranti G. 1 Ferranti G. 2 Ferreri G. Filippetti R. Filotico R. 1 Filotico R. 2 Galasso D. Gallelli L. Galluccio A.G. Garcovich A. 1 Garcovich A. 2 Gelmetti C. Gianfaldoni R. Giannetti A. Giannotti B. Girolomoni G. 1 Girolomoni G. 2 Girolomoni G. 3 Girolomoni G. 4 Greco M. Gullaci de Marini F. Iaria A. Laino L. Lanari S. Lanzaro F. Latini A. Lazzaro Danzuso G. Leigheb G. 1 Leigheb G. 2 Lerario A. Lomuto M. Lopez F. Lopreiato R. Maggiulli V. Malara G. 1 Malara G. 2 Mattozzi C. Mavilia L. Mazzotta A. Menni S. 1 Menni S. 2 Nannipieri A. 1 Nannipieri A. 2 Nisticò S. P. Norat M. Noto G. Nucci V. Occella C. 1 Occella C. 2 Occella C. 3 Papi M. Papini M. 1 Papini M. 2 Piccolo D. Piemonte P. Pizzichetta M. A. Prete C. Pugliese A. 1 Pugliese A. 3 Puglise A. 2 Puglisi Guerra A. Rebora A. Ribuffo D. Ricci F. Ricciuti F. Romano I. Ruggiero G. Scarcella G. Schirripa V. 1 Schirripa V. 2 Siclari F. Sidari V. Stanganelli I. 1 Stanganelli I. 2 Strani G. F. Vagali B. Valenti G. Valenzano L. 1 Valenzano L. 2 Veller Fornasa C. Vena G. A. 1 Vena G. A. 2 Villa G. Zagni G. F. 1 Zagni G. F. 2 Zichichi L.
 
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