ABSTRACT
HPV e cancro extragenitale
A. Di Carlo
Istituto San Gallicano IRCCS Roma
Introduzione. Lavori recenti fanno rilevare una notevole frequenza di alcuni genotipi HPV (es HPV16) in alcune neoplasie cutanee benigne e maligne (m. di Bowen, carcinomi testa e collo, etc.) con percentuali variabili. Questa percentuale è poi significativamente elevata nel caso del cancro anale (85%) e con particolare frequenza tra i soggetti omosessuali. La storia naturale è simile a quello del cancro della cervice, ma vi sono al riguardo alcuni aspetti evolutivi e fattori di rischio ancora da chiarire. E’ stato dimostrato che nel 30% dei carcinomi della testa e del collo è presente l’ HPV 16 (il 90% dei carcinomi della testa e del collo sono carcinomi a cellule squamose). I tumori si trovano principalmente nell'orofaringe, tonsille, base della lingua e palato molle.
Metodo. Da agosto 2009 ad agosto 2010 sono stati testati al San Gallicano Servizio MST-AIDS 170 maschi HIV-negativi (età mediana 32 anni, range 19-57). La prevalenza totale dell’infezione anale da HPV è risultata del 72,3%. Tra i pazienti HPV-positivi sono stati rilevati genotipi ad alto rischio nel 74,0% dei casi. Infezioni multiple (>1 tipo di HPV, fino a 9 genotipi diversi nello stesso campione) sono state evidenziate nel 65,9% dei pazienti HPV-positivi. Fra i genotipi ad alto rischio, l’HPV16 e 18 sono risultati quelli a maggiore prevalenza, mentre l’HPV42, 6 e 11 hanno rappresentato, nell’ordine, quelli a maggiore prevalenza tra i genotipi a basso rischio. L’analisi dell’RNA messaggero per le oncoproteine virali E6 ed E7 è stata effettuata sui 53 partecipanti infettati da almeno 1 dei 5 tipi ad alto rischio per i quali il kit utilizzato è specifico. La prevalenza assoluta dell’mRNA è risultata dell’82%. Tra i 147 campioni citologici soddisfacenti per la valutazione, sono stati evidenziate anomalie cellulari nel 43.6% dei casi (27,2% ASCUS, 15,0% LSIL, 1,4% HSIL). La presenza di alterazioni citologiche è risultata significativamente associata ad infezione anale da un qualsiasi tipo di HPV (COR=5.11; 95% IC: 1.94-13.98) e da HPV ad alto rischio (COR=3.02; 95% IC: 1.44-6.36), mentre non è stata evidenziata associazione con infezioni multiple. In alcuni di questi soggetti che mostravano un quadro anocopico dubbio è stato eseguito un esame bioptico.
Conclusioni. Nella coorte analizzata in questo studio è stata evidenziata un’elevata prevalenza di infezioni anali da HPV e di anomalie citologiche associate. L’infezione da HPV si conferma il fattore più fortemente associato ad alterazioni citologiche anali.
Di Carlo A.