ABSTRACT
Vulvovaginiti batteriche e virali
P. Baccellieri
Il campo della patologia vulvare è un’area di confine tra la dermatologia e la ginecologia. Schematicamente le lesioni vulvari possono essere classificate in tre gruppi: infettive, infiammatorie e tumorali. Le infezioni si manifestano frequentemente a livello vulvare essendo l’area ano-genitale esposta a numerosi patogeni per la presenza di recessi naturali come l’orifizio uretrale, le cripte parauretrali, i dotti escretori delle ghiandole del Bartolino, nei quali i germi sono difficilmente aggredibili e possono moltiplicarsi attivamente esercitando la loro azione flogistica. Le patologie infettive cutanee vulvari comprendono infezioni virali (Herpes simplex virus, Mollusco contagioso, Papilloma Virus), batteriche (Staphylococcus aureus, Corynebacterium minutissimum) e fungine (Candida, Trichophyton rubrum). Da segnalare le infestazioni da Sarcoptes Scabei e da Phthirus pubis (pediculosi) ancor oggi diffuse. Le vaginiti analogamente riconoscono cause virali (HSV2, HPV, HIV) batteriche (Chlamydia Trachomatis, Gardnerella vaginalis, Bacterioides, Neisseria gonorrheae, Mycoplasma hominis, Ureoplasma urealiticum), fungine (Candida) e protozoarie (Trichomonas vaginalis). Il loro riconoscimento ed il loro trattamento costituiscono l’obiettivo primario di contenimento del costante incremento della diffusione di una patologia infettiva ad alta diffusività planetaria.
Baccellieri P.