XI CONGRESSO NAZIONALE ADMG
  XI CONGRESSO NAZIONALE ADMG Un ponte per la dermatologia
 
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ABSTRACT
Cacao dei PVS ed acne
R. Filippetti
Azienda Ospedaliera San-Camillo-Forlanini - Reparto di Dermatologia - Roma

E’ ormai dimostrato che non vi è un rapporto diretto tra il consumo di cioccolata e la comparsa di acne, ma alcuni casi da noi incontrati ci hanno fatto in parte ricredere, ovviamente nei modi e nelle modalità dovute, su questo assioma. Alcuni pazienti di razza bianca, che lavorano in Africa da circa 3 anni, presentavano acne, seborrea e, sottoposti a terapie specifiche sia topiche che sistemiche, non presentavano nelle modalità e nei tempi previsti alcun sensibile miglioramento. Solo dopo alcuni mesi di permanenza nel nostro Paese il fenomeno si andava attenuando. Dopo accurate indagini e lunghe conversazioni emergeva che una buona parte di essi erano forti consumatori di cacao di provenienza Africana. Effettuati i controlli ematochimici, si riscontrava una percentuale di piombo, che oscillava tra 1 e 2 mg (oltre questa misura si parla di saturnismo). Grazie ad una fortunata coincidenza abbiamo potuto passare circa tre mesi in Costa d’Avorio, nota produttrice di cacao di ottima qualità. Siamo riusciti a catalogare circa ottanta pazienti e nello specifico: 38 pazienti di razza bianca (lavoratori di organizzazioni internazionali), di cui 16 donne di età compresa tra i 25 e 40 anni, e 22 uomini di età compresa tra i 35 e 48 anni; 42 pazienti di razza nera, di cui 34 donne di età compresa tra i 22 e i 36 anni, e 8 uomini di età compresa tra i 29 e 47 anni, anch’essi impiegati presso ambasciate e organismi internazionali. Il numero dei pazienti esaminati è determinato dal consumo di cacao locale nella misura di almeno 200 gr al dì. Quasi tutti i soggetti presentano fenomeni più o meno forti di acne, seborrea, irritabilità, cefalea e tendenza all’insonnia. E' stato sostituito il consumo di cioccolata di provenienza Africana, con cioccolata di altra provenienza contenente la stessa percentuale di cacao. La sostituzione di cioccolata ha determinato la netta diminuzione dei sintomi esposti dopo circa 6 settimane. E’ stato fatto analizzare il cacao africano e si è visto che conteneva composti di piombo. Il motivo della presenza del piombo è stato individuato: in Costa d'Avorio, come in molti paesi in via di sviluppo la circolazione automobilistica e i macchinari usati per l'agricoltura, usano la benzina super a base di piombo (benzina rossa). Lo smog si deposita sulle colture, viene cosi assorbito, generando nei forti consumatori di cacao e/ cioccolata sintomi simili all’avvelenamento da piombo, (avvelenamento strisciante da 1 a 2 mg non oltre), e una forma di squilibrio ormonale (il Pb si concentra nelle ghiandole sebacee con conosciute conseguenze). Va aggiunto che il consumo di alcool aiuta il piombo a depositarsi nel sangue e questi pazienti abitualmente consumavano bevande alcoliche in quantità media (1/5 litro di alcool al di per le donne, ¾ per gli uomini). Una diminuzione di consumo del prodotto africano, la dieta invariata, e il consumo dello stesso quantitativo di cioccolata di provenienza non locale, con una opportuna terapia topica, associata a EDTA per eliminare il metallo nell’organismo hanno determinato una scomparsa completa delle manifestazioni acneiche e seborroiche, ed un netto miglioramento degli altri sintomi esposti.



CONCLUSIONE
Al di là delle conoscenze già consolidate sull'origine dell'acne, la composizione del cibo che introduciamo nell'organismo contribuisce alla manifestazione di una serie di patologie. C'è da domandarsi se quando eravamo adolescenti il binomio cioccolata = acne non fosse determinato da un uso totale, a livello planetario, di benzina “cosidetta ROSSA”, cioè a base di piombo. Ecco come studi e attenzioni terapeutiche possono vanificarsi senza un’autentica valutazione delle materie di origine per base alimentare.




 
Filippetti R.

 
ABSTRACT Agnusdei C. P. 1 Agnusdei C. P. 2 Aguglia U. Alessandrini G. 1 Alessandrini G. 2 Altobella A. Amantea A. 1 Amantea A. 2 Amato S. 1 Amato S. 2 Amer M. Arcidiaco M.C. Argentieri R. Aste N. Astorino S. 1 Astorino S. 2 Astorino S. 3 Baccellieri P. Barba A. Barbera N. Bardazzi F. Battarra V. C. Belloni Fortina A. Bellosta M. 1 Bellosta M. 2 Benincasa V. Bini F. Bleidl D. 1 Bleidl D. 2 Bojanic P. 1 Bojanic P. 2 Bono R. Burroni A. G. Calzavara-Pinton P.G. 1 Calzavara-Pinton P.G. 2 Cannarozzo G. Cannata G. E. Cappugi P. Carrieri G. 1 Carrieri G. 2 Cascio F. Cassano N. Castiglioni M. Castriota M. Cervadoro E. Chiricozzi A. Cirfera V. 1 Cirfera V. 2 Cravotta A. Cristaudo A. Curatolo S. D'Amico D. 1 D'Amico D. 2 d'Ovidio R. 1 d'Ovidio R. 2 D'Ovidio R., Gianfaldoni R., Guazzelli M., Nannipieri A. De Giacomo P. De Salvo V. De Simone C. Di Carlo A. Di Landro A. Di Mauro M. A. Digiuseppe M.D. Donofrio P. Fai D. 1 Fai D. 2 Falcomatà V. Fassino M. Ferranti G. 1 Ferranti G. 2 Ferreri G. Filippetti R. Filotico R. 1 Filotico R. 2 Galasso D. Gallelli L. Galluccio A.G. Garcovich A. 1 Garcovich A. 2 Gelmetti C. Gianfaldoni R. Giannetti A. Giannotti B. Girolomoni G. 1 Girolomoni G. 2 Girolomoni G. 3 Girolomoni G. 4 Greco M. Gullaci de Marini F. Iaria A. Laino L. Lanari S. Lanzaro F. Latini A. Lazzaro Danzuso G. Leigheb G. 1 Leigheb G. 2 Lerario A. Lomuto M. Lopez F. Lopreiato R. Maggiulli V. Malara G. 1 Malara G. 2 Mattozzi C. Mavilia L. Mazzotta A. Menni S. 1 Menni S. 2 Nannipieri A. 1 Nannipieri A. 2 Nisticò S. P. Norat M. Noto G. Nucci V. Occella C. 1 Occella C. 2 Occella C. 3 Papi M. Papini M. 1 Papini M. 2 Piccolo D. Piemonte P. Pizzichetta M. A. Prete C. Pugliese A. 1 Pugliese A. 3 Puglise A. 2 Puglisi Guerra A. Rebora A. Ribuffo D. Ricci F. Ricciuti F. Romano I. Ruggiero G. Scarcella G. Schirripa V. 1 Schirripa V. 2 Siclari F. Sidari V. Stanganelli I. 1 Stanganelli I. 2 Strani G. F. Vagali B. Valenti G. Valenzano L. 1 Valenzano L. 2 Veller Fornasa C. Vena G. A. 1 Vena G. A. 2 Villa G. Zagni G. F. 1 Zagni G. F. 2 Zichichi L.
 
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