ABSTRACT
Strategie terapeutiche nel trattamento della psoriasi nel lungo-termine ed in presenza di comorbidità: caso clinico di 8 anni di terapia con infliximab
A. Chiricozzi, R. Saraceno, S. Chimenti
U.O.C. di Dermatologia, Università degli studi di Roma Tor Vergata
La psoriasi è una dermatite eritemato-squamosa ad andamento cronico recidivante che interessa l’1-3% della popolazione caucasica. Il Tumor necrosis factor alpha (TNF-alfa) è una citochina proinfiammatoria coinvolta nella patogenesi della psoriasi. L’Infliximab è un anticorpo monoclonale chimerico con elevata affinità e specificità sia per la forma solubile che per quella trans-membrana del TNF-alfa. Oltre ad inibire l’attività di questa citochina, determina la lisi complemento-mediata delle cellule esprimenti TNF-alfa in vivo. L’Infliximab viene somministrato per via e.v. lenta alla dose di 5 mg/Kg al giorno 0, dopo 2 settimane e dopo 6 settimane dalla prima infusione (ciclo di induzione). L’induzione è seguita da infusioni di richiamo alla stessa dose ogni 8 settimane (regime di mantenimento). Attualmente l’Infliximab è indicato nel trattamento della psoriasi a placche moderata severa in pazienti adulti che non hanno risposto o che presentano controindicazioni o sono intolleranti ad altre terapie sistemiche (incluse ciclosporina, methotrexate o PUVA). E’ inoltre indicato nel trattamento dell’artrite psoriasica attiva e progressiva in pazienti adulti con una inadeguata risposta a precedenti trattamenti con DMARD.
Presentiamo il caso di una donna di 58 anni affetta da psoriasi dall’età di 28 ed in trattamento con infliximab dal 2002. La paziente è stata sottoposta a due cicli di trattamento ed era affetta da retinite pigmentosa, noduli tiroidei, sindrome metabolica e depressione. Riportiamo la gestione consigliata di infliximab nel re-treatment e nel lungo termine nonché le strategie terapeutiche adottate in presenza di comorbidità e nelle fasi di esacerbazione di malattia.
Chiricozzi A.