ABSTRACT
Dermocosmetici nella prescrizione dermatologica: criteri per la valutazione della sicurezza
A. Pugliese
Medico di Famiglia, Dermatologo, Responsabile Nazionale ATS Dermatologia AIMEF
Nella pratica ambulatoriale quotidiana il dermatologo del terzo millennio non prescrive solo farmaci ma anche dermocosmetici nel senso più ampio del termine: cosmetici, cosmeceutici, dermofarmaci, neogalenici, presidi medico-chirurgici, fillers, peelings, medical device, cosmetici funzionali, metodi transdermici ecc. Del resto la prescrizione galenica nota a pochi cultori, che guardano al passato con nostalgia, è inficiata dall’uso nella preparazione, presso le officine galeniche o nelle farmacie, di veicoli già preparati in modo industriale e quindi con conservanti, additivi, ecc spesso non segnalati nella composizione stessa. Il Dermatologo è per eccellenza colui che deve recepire per primo il concetto di: SALUTE = BENESSERE PSICOFISICO, così come inteso dall’OMS, ma alla stessa stregua deve saper VALUTARE LA SICUREZZA di ciò che prescrive ai propri CLIENTI (non più pazienti). Le loro aspettative sono molto alte per tre fondamentali motivi:
si sono rivolti ad un medico Specialista nelle malattie cutanee;
acquisteranno i prodotti in Farmacia;
la legge li tutela molto di più, in caso di errori o reazioni avverse (vedi il proliferare delle Assicurazioni).
Allo stato attuale non esistono metodi assoluti per valutare a priori la tossicità cutanea da dermocosmetici, ad esempio non esistono metodi in vitro capaci di accertare il potenziale allergenico degli xenobiotici. Cercherò di darvi le nozioni pratiche di base per potervi orientare al meglio nella prescrizione di questi xenobiotici, siano essi semplici cosmetici che dermocosmetici.
Raccolta dell’anamnesi con particolare attenzione a: età, malattie autoimmuni, allergie o intolleranze pregresse, attività lavorativa, assunzione di farmaci per via generale, malattie ematologiche ecc
Analisi della composizione in etichetta, valutazioni possibili: dividere i principi attivi dagli eccipienti (sostanze molto importanti in quanto definiscono la stabilità, la cinetica, la profumazione e anche il colore del composto); riconoscere: i conservanti, i profumi, i coloranti, gli antiossidanti, gli emulsionanti, i surfattanti, gli emollienti ecc; contare il numero complessivo dei componenti e la qualità degli stessi; valutare la data di scadenza a prodotto chiuso; valutare la data di scadenza a prodotto aperto.
FATTORI IMPORTANTI per la VALUTAZIONE della SICUREZZA:
CLASSE di PRODOTTI in cui gli ingredienti vengono utilizzati
METODO di APPLICAZIONE: a risciacquo o a permanenza
CONCENTRAZIONE degli INGREDIENTI nel prodotto
QUANTITA’ di PRODOTTO utilizzata per ogni applicazione
FREQUENZA delle APPLICAZIONI
PERCENTUALE della SUPERFICIE di CUTE che viene a contatto con il prodotto
SEDE del CONTATTO (mucose, pieghe, cuoio capelluto, pelle esposta alla luce solare ecc.)
DURATA del CONTATTO (es. prodotti a risciacquo)
TIPOLOGIA del CONSUMATORE (bambini, ragazzi, persone con pelle sensibile, lavoratori)
ASSORBIMENTO PERCUTANEO degli INGREDIENTI (vedi parabeni, ecc)
Bibliografia: Gazzetta ufficiale n. L 066 del 11/03/2003, La VII Modifica alla Direttiva Cosmetici comunitaria (Direttiva 2003/15/CE). Dorato S.il prodotto cosmetico:le regole in Europa EBD 2004, 1:38-43. Corsini E.,Galli C.L., Marinovich M. ruolo delle citochine nelle dermatiti da contatto Cosmesi dermatologica 2001;73:5-13. Morganti P. Efficacia e sicurezza d’uso dei prodotti cosmetici, Kosmetica 2004, 1:56-61
Puglise A. 2