ABSTRACT

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La 7-point checklist: cosa c’è di nuovo
G. Ferrara
UOC Anatomia Patologica - AO ‘Gaetano Rummo’ – Benevento

La 7-point checklist è un algoritmo per la diagnosi dermoscopica del melanoma elaborato da Argenziano et al. nel 1998. In breve, si tratta di un sistema di punteggio per sette criteri, tre dei quali maggiori (reticolo pigmentario atipico, velo blu-biancastro, pattern vascolare atipico) e quattro minori (strie periferiche irregolari, punti/globuli irregolari, ‘blotches’ irregolari, strutture di regressione). Attribuendo due punti a ciascun criterio maggiore ed un punto a ciascun criterio minore, il cut-off per la diagnosi dermoscopica di melanoma è pari a 3 punti. Nello studio originale, l’algoritmo aveva una sensibilità tra non esperti dell’85-93%, con una specificità ovviamente bassa (45-48%); tuttavia, già in uno studio di poco successivo, dopo un breve training ‘online’ la sensibilità tra osservatori non esperti saliva al 100%; ed infine, nel Consensus Net Meeting on Dermoscopy, la ‘7-point’ si dimostrava essere l’algoritmo diagnostico dotato della massima specificità tra osservatori esperti.
Con questi dati alla mano, viene da pensare che sia difficile migliorare un algoritmo con tale performance. Occorre, tuttavia, spendere alcune parole di cautela. Tra i criteri maggiori, è necessario, nell’attività routinaria, dare maggior peso al velo blu-biancastro e al pattern vascolare atipico: si tratta, infatti, di due criteri associati spesso a melanoma. Pertanto, in caso di minimo dubbio diagnostico, è necessario asportare al più presto, in quanto un ritardo anche di qualche mese può determinare un consistente incremento di spessore di un melanoma. Tra i criteri minori, gli ultimi anni hanno senza dubbio apportato nuove evidenze clinico-patologiche che impongono l’asportazione di lesioni con strutture di regressione, specie se la regressione interessa più del 10% dell’area lesionale ed è ‘blu’ o ‘blu-biancastra’: le neoplasie melanocitiche con regressione, infatti, sono soggette a notevole disaccordo diagnostico interosservatore tra istopatologi e, mentre qualche anno fa si era portati a favorire, per tali lesioni, un’ipotesi di benignità, l’introduzione della FISH ha fatto sorgere nuovi dubbi sull’essenza biologica di quelli che vengono chiamati ‘nevi con fibrosi simil-regressione’. Occorre, infine, ricordare che la ‘7-point’ non funziona per le lesioni in sedi speciali (viso, cute palmo-plantare) e che le lesioni spitzoidi in età post-puberale vanno asportate a prescindere dal loro ‘score dermoscopico’.

Bibliografia
Argenziano G, et al. Epiluminescence microscopy for the diagnosis of doubtful melanocytic skin lesions. Comparison of the ABCD rule of dermatoscopy and a new 7-point checklist based on pattern analysis. Arch Dermatol 1998;134:1563-70
Paganelli G, et al. Diagnosis of pigmented skin lesions by dermoscopy: web-based training improves daiagnostic performance of non-experts. Br J Dermatol 2003; 148:698-702
Argenziano G et al Dermoscopy of pigmented skin lesions: results of a consensus meeting via the Internet. J Am Acad Dermatol 2003;48:679-93
Argenziano G et al. Seven-point checklist of dermoscopy revisited. Br J Dermatol 2011; 164:785-90.
Ferrara G.