Filler: la teoria
L. Lospalluti
Dermatologia, Ospedale Di Venere, Bari
I filler sono rappresentati da materiali iniettati nella cute a livello dermico o sottocutaneo, a scopo riempitivo nelle rughe e nei solchi, e per ridefinire i contorni del volto. Sono caratterizzati dall’essere temporanei e riassorbibili, o permanenti e non riassorbibili, come i metacrilati che di recente (gennaio 2012) in un comunicato ISPLAD-ADOI i dermatologi hanno chiesto che ne fosse vietato l’impianto, dato il grosso numero di noti effetti collaterali, anche gravi.
L’acido ialuronico, è in assoluto il filler più utilizzato, approvato dall’FDA come Medical Device. L’acido ialuronico può avere anche uno scopo biorivitalizzante o bioristrutturante, a seconda della assenza o presenza di un crosslinking. Per ottenere il crosslink, cioè una reticolazione, le industrie farmaceutiche aggiungono sostanze come il BDDE o la glutaraldeide, in minore o maggiore concentrazione. Altri parametri, importanti e da considerare nella scelta di un filler, sono la concentrazione, il pH, la dimensione delle particelle.
Lospalluti L.