ABSTRACT

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Le entesopatie: diagnosi e diagnosi differenziale
G. Carlino
Ambulatorio Reumatologia ASL LECCE

I tendini sono robuste strutture fibrose dal colorito madreperlaceo che “legano” i muscoli alle ossa. Ogni tendine è formato da una sostanza molto resistente chiamata collagene e da una più elastica detta elastina. Per entesi si intende la struttura attraverso la quale il tendine si inserisce sull’osso, e successivamente, in maniera più ampia, il termine è stato esteso anche alla inserzione dei legamenti e della capsula articolare all’osso. La entesi quindi è un organo, fibroso o fibrocartilagineo, che comprende i tendini, il periostio e la zona ossea di inserzione. Oltre a collegare, serve anche a disperdere lo stress biomeccanico.
La infiammazione della entesi, entesite, si associa pertanto a: flogosi e riassorbimento dell’osso sub condrale, a proliferazione delle cellule entesiali ed a neo-apposizione ossea periosteale.
Entesopatia ed entesite.
Il processo infiammatorio che coinvolge l’inserzione dell’entesi (tendini, legamenti, capsula) all’osso è una manifestazione caratteristica delle Spondiloartriti e dell’Artrite Psoriasica (APs). In quest’ultima rappresenta spesso l’evento iniziale fisiopatologico, a differenza dell’Artrite Reumatoide dove la malattia articolare prende origine dalla sinovia. Ma sono numerose le affezioni dove l’entesite rappresenta un evento d’esordio, sono le spondiloentesoartriti e tra queste si riconoscono:
• Spondilite Anchilosante
• Artrite Psoriasica
• Artriti reattive/Sindrome di Reiter
• Artriti Enteropatiche (Morbo di Crohn, colite ulcerosa)
• Artrite cronica giovanile (varietà di SA giovanile)
• Spondiloartriti indifferenziate
In tutte queste forme le caratteristiche cliniche comuni sono date da un inizio abituale in soggetto giovane adulto preferibilmente di sesso maschile, viene riconosciuta una tendenza all’aggregazione familiare. Si può avere un coinvolgimento infiammatorio del rachide e/o delle articolazioni periferiche che è: oligoarticolare (non maggiore di 4 articolazioni), asimmetrico e con predilezione degli arti inferiori. Vi è poi la entesopatia infiammatoria che interessa varie strutture determinando: tendinite achillea, fascite plantare, la formazione di sindesmofiti a livello vertebrale, la sacroileite (entesite e sinovite), la reazione periosteale (tuberosità glutea, altre parti della pelvi e altri siti), la dattilite: tenosinovite con tumefazione dei tessuti molli associata a periostite. In queste affezioni poi possono essere anche presenti focolai flogistici extra-articolari in particolare a livello oculare, con congiuntivite, uveite anteriore acuta; cutaneo, con manifestazioni psoriasiformi del derma e unghie, eritema nodoso, piodermite gangrenosa, ulcerazioni genitali esterni; mucoso, con macule, erosioni, ulcere buccali; urogenitale con cervicite, uretrite e/o prostatite; intestinale (intestino tenue e crasso), con ulcerazioni o manifestazioni granulomatose, ed ancora a carico del parenchima polmonare, del sistema vascolare (tromboflebiti), del cuore (valvola aortica, insufficienza aortica, blocco cardiaco).
Ulteriore caratteristica è l’assenza nel siero del Ra Test classico (IgM) ed alcune volte la presenza dell’antigene HLA B27-B7, B35, B51 nella maggioranza dei casi.
Secondo McGonagle l’entesite e la tenosinovite sono le più frequenti e caratteristiche manifestazioni extra-articolari dell’artrite psoriasica, con un interessamento dei tendini che è più frequente nei pazienti affetti da oligoartrite asimmetrica e sacroileite, e con la entesite che può precedere la comparsa di artrite.
Carlino G.