ABSTRACT

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Il prurito vulvare
M. Papini
Università di Perugia, Clinica Dermatologica di Terni

Il prurito vulvare è un sintomo molto comune nelle donne di ogni età, ma soprattutto dopo il climaterio, sebbene l’incidenza esatta non sia precisata. Tra le cause più comuni del prurito sintomatico ricordiamo le vulvo-vaginiti da Candida e da Trichomonas, le infezioni batteriche, le localizzazioni vulvari di dermatiti comuni (psoriasi, dermatite atopica, dermatite da contatto, ecc.), il lichen sclerosus, tra le meno frequenti, ma non per questo meno rilevanti, le neoplasie epiteliali quali il morbo di Bowen e il Paget extramammario. Naturalmente, le cause sono spesso diversificate in relazione all’età del soggetto. Spesso il prurito non è, però, accompagnato da lesioni cutanee visibili. In questi casi, l’anamnesi dovrà accuratamente valutare l’esistenza eventuale di fattori scatenanti, quali la frizione (dermografismo “sintomatico”), l’assunzione di taluni cibi e farmaci, l’uso di alcuni topici, o di particolari condizioni psichiche (problemi psico-sesuali, ansia, frustrazione, depressione, psicosi). Il prurito vulvare va inoltre differenziato dalla vulvodinia, condizione caratterizzata da dolore o fastidio che perdura da oltre 3 mesi, senza cause visibili che possano giustificare la sintomatologia.
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