ABSTRACT

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Fotodermatiti da contatto: cosa c’è di nuovo
C. Foti
Clinica Dermatologica, Università degli studi di Bari

La fotodermatite allergica da contatto (FDAC) è una reazione cutanea d’ipersensibilità ritardata causata dall’applicazione di un fotoantigene sulla cute in soggetti già sensibilizzati alla stessa sostanza. Affinchè si sviluppi una FDAC, l’irradiazione con raggi ultravioletti (UV), in genere nello spettro degli UVA, è fondamentale per convertire la sostanza in antigene completo ed è altresì necessario che la molecola fotosensibilizzante sia presente nella cute durante l’esposizione alle radiazioni UVA. La frequenza di FDAC nella popolazione generale non è nota ma è considerata piuttosto bassa. I dati epidemiologici in nostro possesso sono per lo più desunti da studi condotti con i fotopatch tests in pazienti con sospette fotodermatosi afferenti a centri specialistici dermatoallergologici. La prevalenza di FDAC negli anni è stata anche condizionata dalla frequenza di prescrizione e/o di utilizzo di sostanze fotosensibilizzanti ed è stata particolarmente elevata in passato, raggiungendo le dimensioni di mini-epidemie in alcuni Paesi a causa dell’uso diffuso di salicilanilidi alogenate e altri composti potenzialmente fotoallergizzanti. Esistono attualmente in commercio numerosi prodotti topici contenenti molecole fotosensibilizzanti, e tra le molecole più importanti vanno annoverati i farmaci anti-infiammatori non steroidei ed i filtri solari chimici. In questo intervento saranno analizzati e discussi i fotoapteni emergenti responsabili di reazioni fotoallergiche.
Foti C.