La correzione del photoaging con LED
F. Bini
GIRTEL (Gruppo Italiano Radiofrequenze, Terapia Fotodinamica e Fototerapia LED)
Un LED (Light Emitting Diode) è un diodo che emette una luce monocromatica, coerente e non collimata. Quando la luce emessa dai LED viene applicata alla cute, avviene una interazione completa fra i fotoni luminosi e alcuni specifici recettori. Questi sono localizzati nei mitocondri, che costituiscono la centrale energetica della cellula e sono pertanto fondamentali per la sua vita: qualsiasi stimolo o danno a queste strutture si ripercuote sulla cellula determinandone rispettivamente l’attività fisiologica o la morte.
La luce, interagendo con la materia vivente, è in grado di stimolare numerose funzioni: analogamente a quanto accade nel mondo vegetale con la fotosintesi clorofilliana, nei mitocondri l’energia luminosa attiva i citocromi e innesca una reazione fotochimica che incrementa la produzione di ATP cellulare. Questo processo è chiamato Fotobiomodulazione e consiste nell’utilizzo di una luce a bassa intensità a scopo terapeutico per modulare, incrementandola o riducendola, l’attività delle cellule viventi. Fra gli effetti si annoverano la riparazione cellulare di cellule danneggiate o compromesse, il miglioramento del metabolismo, l’ottimizzazione di funzioni cellulari specifiche che risultano più veloci ed efficienti, la stimolazione della proliferazione cellulare. Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia di determinate lunghezze d’onda nel ricompattare la cute, riducendo la lassità cutanea e determinando un processo di foto ringiovanimento. Analogamente, grazie alla modulazione dell’attività dei fibroblasti, si possono ottenere buoni risultati sulle cicatrici, sulle ulcere e in ambito tricologico.
Bini F.