ABSTRACT

Libro degli ATTI su Dermeneutica.org (la rivista ufficiale dell'ADMG)
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Le ulcere difficili
A. Motolese
SC Dermatologica, Azienda Ospedaliera Macchi, Varese

Esistono numerose condizioni nella pratica dermatologica in cui la perdita di sostanza è il principale aspetto, ed il ritardo di guarigione una delle variabili spesso associate. Non attribuendo un ordine di importanza o frequenza, perdite di sostanza con formazione di lesioni ulcerative possono essere osservate come sintomo di malattia o in corso di malattie quali: sclerodermia od altre connettivopatie (lupus eritematoso cutaneo, sindrome da anticorpi antifosfolipidi, e sindromi overlap); crioglobulinemie; pioderma gangrenoso; lichen planus erosivo; sarcoidosi; Necrobiosis Lipoidica Diabeticorum; calcinosi cutanee; eritema indurato, ecc. Gli aspetti peculiari che determinano la mancata guarigione di queste lesioni ulcerative sono diversi e quindi non sempre assimilabili: una costante però è rappresentata dalla persistenza in una delle fasi infiammatorie della lesione che non evolve ed assume il carattere di una ferita cronica. La maggior parte di queste situazioni dipendono dal trapping dei fattori di crescita, dalla senescenza dei fibroblasti, dall'eccesso di proteasi associato al deficit degli inibitori (TIMP), dalla produzione di fattori trombotici a seguito delle alterazioni dei flussi vascolari ecc. In molte di queste condizioni abbiamo dimostrato come sia utile l’effettuazione di innesti con cute (cheratinociti e/o fibroblasti) bioingegnerizzata, anche se è necessario valutarne attentamente l’opportunità in corso di condizioni di scarsa replicazione cellulare o di alterazioni cellulari evidenti, ed anche in corso di terapie con farmaci immunosoppressori o chemioterapici.
Motolese A.