Il ritorno della sifilide
L. Valenzano
L’OMS stima che mediamente ogni anno nel Mondo avvengano 12 milioni di nuovi casi di sifilide. Insospettatamente negli ultimi anni del secolo scorso si è assistito ad una progressiva ripresa della malattia segnalata da alcuni AA. in talune metropoli dell’Europa dell’ovest ed in molte grandi città degli Stati Uniti.
Ciò si è verificato negli anni seguenti all’adozione delle nuove ed assai efficaci terapie antiretrovirali (HAART 1996) ed al consequenziale ingiustificato ottimismo responsabile della ripresa di pericolosi comportamenti a rischio con minor ricorso alle usuali norme di prevenzione.
Oltre alle classiche cause (promiscuità, prostituzione, guerre, povertà, scadenti condizioni socio-politiche, migrazioni, turismo sessuale, ecc) nel determinismo della ripresa della sifilide sono sempre più incidenti i rapporti omo-bisessuali orogenitali e anali, e la coinfezione HIV.
Pertanto si è tornati a rivedere nella corrente pratica clinica diversi aspetti di sifilide primo-secondaria, talora anche atipici per morfologia e cronologia, e sporadici casi di sifilide terziaria. Inoltre è prevedibile anche la temibile ricomparsa negli anni futuri delle diverse forme di sifilide congenita.
Valenzano L. 1