ABSTRACT

Libro degli ATTI su Dermeneutica.org (la rivista ufficiale dell'ADMG)
>>> Indice autori >>>
Cheratosi seborroica
N. Arpaia
Clinica Dermatologica, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico, Bari

La cheratosi seborroica (CS) è una comune neoplasia benigna di origine epiteliale. Si localizza prevalentemente al volto e al tronco dove può essere presente in numerosi esemplari negli adulti e, soprattutto, negli anziani. La CS può evolvere a partire dalla lentigo solare, che si presenta clinicamente come una macula di colorito marrone chiaro omogeneo, appena palpabile, dai margini netti e regolari. La CS propriamente detta si presenta come una neoformazione rilevata della cute, apparendo quasi appoggiata su di essa, di colorito variabile dal marrone chiaro al nero, di aspetto verrucoso o papillomatoso. Si tratta di una lesione in genere facile da diagnosticare, ma caratterizzata da un notevole polimorfismo. I pattern dermatoscopici caratteristici della CS sono rappresentati da: sbocchi simil-comedonici, pseudocisti cornee, strutture digitiformi marrone chiaro e creste/fessure (aspetto cerebriforme). Quando presenti, questi pattern rendono facile la diagnosi. Numerose sono tuttavia le lesioni equivoche, che possono entrare in diagnosi differenziale con il melanoma, a partire dalla lentigo solare con pattern reticolare, che è una variante ben identificata e non sempre facilmente distinguibile dal melanoma. Altra CS in diagnosi differenziale con il melanoma è il melanoacantoma, termine inappropriato ma suggestivo, che indica la variante iperpigmentata della CS, all’interno della quale la pigmentazione è così intensa da nascondere sbocchi simil-comedonici e pseudocisti cornee. Solo l’osservazione attenta della periferia della lesione, dove la pigmentazione è spesso meno intensa, può in taluni casi consentire la diagnosi esatta. Tra gli aspetti insoliti della CS si può citare la cheratosi lichenoide benigna ‘lichen planus-like keratosis’, che in realtà corrisponde ad un quadro clinico, dermoscopico ed istopatologico caratterizzato dalla regressione. Alcuni autori considerano la cheratosi lichenoide benigna uno spettro eterogeneo di lesioni intraepidermiche in fase regressiva, di tipo sia melanocitico che non melanocitico. All’esame dermatoscopico la cheratosi lichenoide benigna è caratterizzata da un pattern pigmentato granulare, di tipo localizzato o diffuso. Questo pattern, soprattutto se la regressione è in fase avanzata, non può essere distinto dagli analoghi pattern del melanoma in fase regressiva (‘peppering’), e in tale circostanza la lesione deve essere pertanto sottoposta ad accertamento istopatologico. La papulosi nigra è un’ulteriore manifestazione della CS, che si caratterizza per il notevole numero di piccole lesioni papulose diffuse al tronco di colorito marrone chiaro. Altri aspetti clinico-dermoscopici della CS si possono osservare in corso di collisione con altre neoformazioni come ad esempio nevi melanocitici o angiomi o in seguito a traumatismo o flogosi delle stesse. Infine grande attenzione deve essere dedicata ai pazienti anziani che presentano talvolta numerosissime CS per la possibile presenza di un melanoma che tende a dissimularsi tre le altre neoformazioni benigne.


Arpaia N.