ABSTRACT

Libro degli ATTI su Dermeneutica.org (la rivista ufficiale dell'ADMG)
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Impiego della tossina botulinica in dermatologia
M. Zanchi*, M. Bizzarini**
U.O. Dermatologia* U.O. Neurologia** Ospedale Civile di Venezia

L’attività della tossina botulinica a livello muscolare è ben nota: sono numerose le pubblicazioni che dalla fine degli anni 80 ad oggi hanno analizzato le modalità di azione del farmaco e la sua capacità di diffusione sistemica e locale.
Oltre che sul muscolo la tossina botulinica può agire sulla sinapsi neuroghiandolare e sul neurotrasmettitore proalgogeno, pertanto le applicazioni in clinica sono legate a queste tre possibilità di azione.
Per un corretto uso in medicina estetica è necessaria una buona conoscenza degli effetti diretti e indiretti della tossina, dell’anatomia e fisiologia della muscolatura del capo e del collo e dei rischi di effetti collaterali.
Per il trattamento delle rughe del volto viene utilizzata quasi esclusivamente tossina botulinica di tipo A, onabotulinumtoxinA, abobotulinumtoxinA, incobotulinumtoxinA, che agendo sui complessi proteici che determinano l’adesione delle vescicole contenenti acetilcolina alla membrana presinaptica, provoca una chemiodenervazione persistente per un periodo di circa 12 settimane, mentre per il trattamento dell’iperidrosi la letteratura ha dimostrato ampiamente l’efficacia anche della tossina B per la quale però non esiste ancora autorizzazione ministeriale.
Nei trattamenti estetici del terzo superiore del volto, c’è un sostanziale accodo sui siti di infiltrazione pur nell’ambito di variazioni individuali; bisogna comunque tener presente che le modalità di esecuzione del trattamento possono essere influenzate anche dalle richieste del paziente; secondo questo principio sarà utile mantenere degli schemi di riferimento ai quali di volta in volta apportare le opportune variazioni, di posologia e diluizione, in relazione all’effetto che si vuole ottenere.
Fra gli svariati effetti da considerare nei trattamenti estetici va ricordata la possibile influenza sugli schemi di espressione delle emozioni. La tossina botulinica determinando una inattivazione selettiva della muscolatura mimica può produrre una variazione degli schemi di espressione preordinati. Avvengono così processi di riorganizzazione della mimica facciale che possono determinare effetti estetici sia positivi che negativi.
Il numero di pazienti trattati per iperidrosi focale è sempre più ampio, e la metodologia di tali trattamenti è ormai consolidata pur con le variabili secondarie alle diversità delle sedi da trattare.
Zanchi M., Bizzarini M.