Ustekinumab: due anni di esperienza
S. Chimenti
Clinica Dermatologica, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

L’ustekinumab è un anticorpo monoclonale, completamente umano, che legandosi con elevata affinità alla subunità p40 condivisa dalle interleuchine 12 (IL-12) e 23 (IL-23), blocca l’interazione delle stesse con i recettori specifici sulla superficie cellulare, neutralizzandone l’attività biologica.
L’ustekinumab è attualmente approvato in Italia nel trattamento della psoriasi cronica a placche da moderata a severa nei pazienti che non rispondono o per i quali vi è una controindicazione o intolleranza alle convenzionali terapie sistemiche.
Nella nostra clinica abbiamo al momento 78 pazienti, affetti da psoriasi volgare di grado moderato-severo, in trattamento con ustekinumab, 16 pazienti nell’ambito del protocollo studio “TRANSIT” e 62 pazienti, 56 maschi e 32 femmine, di età compresa tra i 20 e 76 anni, trattati dal Marzo 2010, quando il farmaco è entrato nel PTR (Piano Terapeutico Regionale).
Ai pazienti è stato somministrato il farmaco ai dosaggi di 45 mg o 90 mg (peso>100 Kg) alle settimane 0 e 4, ed in seguito hanno ricevuto la stessa dose ogni 12 settimane.
L'efficacia del trattamento è stata valutata mediante la misurazione del PASI al tempo 0, alla quarta settimana di trattamento e successivamente ogni 12 settimane.
Al momento un paziente ha raggiunto 104 settimane (2 anni) di trattamento, venti pazienti hanno raggiunto 52 settimane di trattamento continuo, mentre 33 pazienti hanno superato la 24° settimana di trattamento.
La terapia con ustekinumab ha indotto un miglioramento clinico della psoriasi dimostrato dalla riduzione progressiva del PASI medio e dall'aumento della percentuale dei pazienti che hanno raggiunto il PASI 75 ed il PASI 90 nel corso del tempo.
Nella nostra esperienza ustekinumab ha dimostrato una buona efficacia e un buon profilo di sicurezza e di tollerabilità nel trattamento a lungo termine della psoriasi volgare.